Isolamento, identificazione e caratterizzazione di microorganismi lievito-simili

Descrizione

Un crescente numero di studi ha dimostrato che i microrganismi rappresentano la più rilevante quota di biodiversità esistente sulla terra. Una delle attività della Collezione DBVPG è legata allo studio e conservazione di ceppi di Prototheca spp., isolati da campioni provenienti dall’ambiente di stalla di allevamenti bovini (latte, lettiera, feci, acqua di abbeveratoio e di lavaggio, tamponi).
Il genere Prototheca include micro-alghe unicellulari, lievito-simili, prive di clorofilla e tassonomicamente correlate al genere Chlorella. Questo genere è stato descritto nel 1894 e, sulla base dell’ultima revisione tassonomica (sequenziamento del gene mitocondriale cytb), comprende 14 specie: Prototheca blaschkeae, Prototheca bovis, Prototheca cerasi, Prototheca ciferrii, Prototheca cookei, Prototheca cutis, Prototheca miyajii, Prototheca moriformis, Prototheca pringsheimii, Prototheca stagnora, Prototheca tumulicola, Prototheca wickerhamii, Prototheca xanthoriae e Prototheca zopfii.
I ceppi del genere Prototheca sono in genere associati ad aree umide contenenti letame e materiale vegetale in decomposizione. Sono stati inoltre isolati da acque correnti e stagnanti, serbatoi, acque di scolo da insilati, pozzi, acque di lavaggio, acque di impianti di depurazione, apparati di mungitura e foraggi per l’alimentazione bovina. Ceppi di Prototheca spp. sono stati inoltre isolati da siti ambientali (suoli, acque, feci di topi) contigui ad allevamenti contaminati da queste micro-alghe, indicando che le cellule di Prototheca spp. sono da considerare ampiamente disperse negli ambienti di stalla.
Alcune specie del genere Prototheca possono causare infezioni sia nell’uomo che negli animali. La prototecosi umana è prevalentemente associata alla specie P. wickerhamii; al contrario, la mastite bovina (la più comune prototecosi negli animali) è principalmente causata da P. bovis e da P. blaschkeae.
La mastite bovina causata da Prototheca spp. è considerato un problema di crescente gravità su scala mondiale e l’efficacia delle terapie con antibiotici è ancora controversa.
È per questo motivo che i ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali che si occupano della Collezione DBVPG hanno indagato la presenza di Prototheca all’interno di diversi allevamenti italiani, caratterizzandone la diversità e conservando all’interno della collezione i ceppi isolati. Inoltre alcune molecole bioattive sono state testate in vitro come possibili mezzi per il controllo della diffusione delle specie patogene diPrototheca.

Lavori pubblicati sull’argomento negli ultimi 5 anni

T. Jagielski, C. Casciari, V. Cambiotti, H. Krukowski, B. Turchetti, M. Ricchi, E. Manuali, P. Buzzini (2017) A comparative study of the in vitro activity of iodopropynyl butylcarbamate and amphotericin B against Prototheca spp. isolates from European dairy herds. Journal of Dairy Science 100:7435–7445; DOI: 10.3168/jds.2017-12597.

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